Il concetto del “curarsi col cibo” si sta espandendo a macchia d’olio. Sta crescendo infatti a dismisura il numero di persone che attribuisce sempre maggior valore al cibo e sceglie consapevolmente di mangiare quello buono, fatto con il cuore delle materie prime d’eccellenza.
Basti pensare che ad oggi si parla di record del decennio per quanto riguarda i consumi di frutta e verdura delle famiglie italiane arrivate a consumarne 8,52 miliardi di chili nel 2017, con un aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Inoltre, la ricerca di sicurezza e genuinità porta l’88% degli italiani a scegliere frutta e verdura Made in Italy.
Considerando questi dati emersi da una ricerca della Coldiretti, possiamo affermare che è in atto un cambiamento degli stili di vita delle persone, sempre più orientate a consumare prodotti italiani provenienti direttamente dalla natura.
L’amore per la natura stessa e per le materie prime d’eccellenza è per Agrimontana, azienda familiare specializzata nel settore food, il valore fondante dal 1972.
Approfondiamo maggiormente i dettagli di questa storica azienda piemontese direttamente dalla voce di Lisa Lombardo, Marketing Manager di Agrimontana.
Può raccontare ai nostri lettori la storia di Agrimontana?
Agrimontana nasce nel 1972 ai piedi dei castagneti delle Alpi Cuneesi, prima come distilleria e poi come laboratorio di canditura per marroni e frutta. L’intuizione iniziale, che ha portato alla fondazione dell’azienda, è stata scegliere di produrre unicamente secondo tradizione, rifiutando l’impiego di scorciatoie chimiche, con l’obiettivo di lavorare la materia prima esaltandone le caratteristiche naturali. Negli anni ’70 fu un’intuizione vincente, che precorreva i tempi. L’attenzione all’ingrediente, all’etichetta, all’origine stessa della materia prima, è una novità degli ultimi anni: la consapevolezza dell’importanza di capire di cosa è fatto e da dove viene quel che mangiamo è relativamente recente. Per Agrimontana è sempre stato uno dei principali capisaldi: materie prime tracciabili, processi di lavorazione puliti e controllati, nessun colorante, conservante, né aroma di sintesi.
Dopo i canditi, sono stati progressivamente introdotti gli altri prodotti: confetture, passate e marmellate, per uso professionale e per consumo casalingo. Infine, da una decina d’anni Agrimontana è entrata in gelateria con un’offerta di prodotti naturali destinati alla produzione del gelato artigianale.
Esiste un prodotto che più degli altri racconta i valori della vostra azienda o a cui siete particolarmente legati? Perché?
Difficile citarne uno soltanto! Il prodotto iconico per Agrimontana è sicuramente il marrone: in tutte le sue interpretazioni, candito, in crema, o vestito a festa come marron glacé, è il frutto che per storia, lavorazione e tradizione ci rappresenta più di tutti. I marroni Agrimontana sono selezionati e confezionati uno ad uno, manualmente, con una cura e una maestria che siamo fra i pochi a tramandare ancora.
Un’azienda orientata al rispetto dell’ambiente e della natura come la vostra ha sicuramente ricevuto importanti riconoscimenti nel corso degli anni, quali?
I riconoscimenti in quasi 50 anni di attività sono stati davvero tantissimi, non riuscirei a citarli tutti. L’ultimo ricevuto, ultimo in ordine di tempo, è arrivato dall’Associazione Maestri Pasticceri Italiani (AMPI) che, durante il Simposio pubblico 2017, ha premiato Agrimontana con la medaglia d’oro per la Pasta Nocciola Piemonte IGP, riconosciuta per la sua qualità, la ricerca e la valorizzazione del territorio che la caratterizzano.
Dal vostro sito si legge: “Il gusto della Natura”, come avviene il processo di ricerca ed interpretazione del gusto più sublime da proporre al vostro pubblico?
Gli elementi chiave sui quali Agrimontana lavora ogni giorno per garantire un prodotto finito che sia l’esaltazione del gusto naturale originario della materia prima di cui è fatto, sono una rigorosa selezione dell’ingrediente e controlli qualità costanti e severissimi.
Per massima trasparenza, Agrimontana si è dotata inoltre di un codice etico interno con il quale si impegna alla trasparenza negli affari, l’equità e la sostenibilità, che completa il lavoro svolto per rispettare gli standard delle 3 certificazioni ottenute per la qualità, il lavoro, e l’ambiente.
La ricercatezza delle materie prime è uno dei valori principali della vostra azienda, come anche il territorio e l’artigianalità. Quanto crede sia importante il modo in cui questi vengono visivamente presentati nelle sale di ristoranti?
Sono convinta che la forma e la sostanza siano un tutto e che debbano sostenersi a vicenda trasmettendo gli stessi valori. Quando naturalità, territorio e artigianalità si ritrovano anche nel supporto utilizzato, non può che essere ulteriore valorizzazione del prodotto Agrimontana.
Parlando di presentazione del prodotto, quali sono stati gli aspetti principali che vi hanno portato a collaborare con Infinito Design?
La volontà di comprendere a fondo il prodotto Agrimontana, i valori che intendevamo comunicare anche tramite il supporto, e la capacità di mettersi in gioco e lavorare ad un progetto condiviso, sono stati elementi che ci hanno convinto a collaborare. Oltre, ma lo do per scontato, all’altissima qualità e il servizio offerta da Infinito Design.
Qual è il valore aggiunto che i piatti Made in Italy di Infinito Design hanno conferito alle vostre materie prime?
Il tagliere che abbiamo scelto e personalizzato ci permette di presentare in modo modulare le referenze, lavorando sia per gamma (es. i canditi, o le confetture) che verticalmente per gusto (es. l’arancia e le sue declinazioni in scorza a filetti, cubetto, marmellata). È molto funzionale.
Quali saranno i progetti futuri che vi vedranno impegnati?
Stiamo lavorando per allinearci sempre più ai gusti che cambiano, quindi nuovi prodotti certo, ma soprattutto nuove ricette.
Il rispetto per la natura: fil rouge che accomuna Infinito Design e Agrimontana
Proprio come Agrimontana, Infinito Design pone grande attenzione al rispetto della natura. Infatti l’azienda di design sceglie esclusivamente materiali eco-friendly come il Krion K- LIFE ed il legno per le sue realizzazioni di piatti moderni.
Il Krion K – LIFE è un materiale di ultima generazione usato anche per l’ultima collezione di piatti tondi Loona, realizzata in collaborazione con l’eclettico designer italiano Cristina Zanni.
Questo materiale permette la massima libertà di espressione nel food design e rispetta appieno le normative ambientali perché può essere riciclato al 100%, riprocessato e riutilizzato.
Il legno massello utilizzato da Infinito Design è munito di certificazione FSC, rispetta dunque le piantagioni forestali nello standard ambientale, sociale ed economico.