Lo storytelling nelle cucine di alta gamma: come la forza e l’immediatezza comunicativa della fotografia di un dettaglio riesce a raccontare il luogo principale della casa.
Non associamo più all’immagine fotografica una mera funzione di rappresentazione poiché nel corso degli anni è diventata sempre più uno strumento capace di costruire racconti attraverso le immagini. L’esperienza del racconto inizia a prendere forma nel momento in cui si entra in relazione con i tanti e diversi mondi della fantasia e dell’immaginazione. Raccontare storie non è solo questione di parole, è un linguaggio artistico che coinvolge le persone attraverso le immagini e le emozioni che queste, sono in grado di far esperire. Il punto focale sul quale si basa tale linguaggio creativo è principalmente l’unicità dell’interpretazione, ciò che gli artisti vedono va ben oltre la normale sfera di comprensione, trasformando l’immagine in magia visiva.
Perché curare i dettagli è importante in un progetto creativo?
Navigando nel web, ciò che risalta immediatamente all’occhio è l’immagine, una vetrina virtuale che rivolgendosi al mondo, attrae di conseguenza anche parte del pubblico interessato a quello che abbiamo da comunicare. Attualmente la fotografia è considerata uno degli strumenti più potenti per comunicare al mondo esterno, ricoprendo un ruolo di primaria importanza nel momento in cui si realizza un prodotto di alto design. A tal proposito, in questo articolo parleremo di storytelling nelle cucine di alta gamma, di quanto l’attenzione ai dettagli faccia la differenza nel raccontare una cucina di design.
4 passi per valorizzare una cucina di design partendo dai dettagli
Qualsiasi progetto di alta qualità si voglia realizzare deve sposarsi assolutamente con un progetto fotografico per poter essere visibile e presente in un mondo fatto principalmente di immagini: Il legame tra fotografia e design è imprescindibile. Imparare il linguaggio della fotografia è essenziale nello storytelling di cucine di alta gamma per capirne la sua complessità, i metodi e i ritmi. Tale arricchimento di conoscenza, sicuramente gioverà al progetto che verrà completato in ogni singolo aspetto.Di seguito, vi proponiamo una lista di requisiti che ogni set fotografico dovrebbe avere per valorizzare una cucina di alta gamma:
Vestire la cucina in modo adeguato
Lo storytelling nelle cucine di alta gamma deve saper raccontare ciò che i suoi interlocutori si aspettano. Non dimentichiamoci come la cucina sia il cuore della casa, il luogo più condiviso e vissuto dalla Famiglia. A tal proposito, la fotografia dovrà restituire un’immagine che rispecchi il più possibile la realtà: rendere dunque la cucina vivace, capace di trasmettere sensazioni e atmosfere vere, proprie dell’ambiente che stiamo narrando. Al contrario, il nostro prodotto sebbene di design, apparirà comunque scialbo e privo di qualsiasi significato. In tale contesto, l’inserimento di complementi d’arredo di alta qualità come: piatti, pentole e cesti di frutti, sicuramente aggiungeranno valore intangibile che permetterà di distinguervi rispetto agli altri.
Uso dello spazio
Il primo compito è quello di prendere confidenza con lo spazio, usualmente si preferisce scattare da un angolo della stanza rispetto al centro per conferire all’immagine una visione d’insieme più realistica possibile. Dopo aver trovato la giusta angolazione per includere tutto l’ambiente, per dare meglio l’idea dell’effettiva dimensione della cucina,nel set dovrebbero essere inclusi anche infissi quali porte.
Illuminazione & ombre
L’illuminazione è un tasto dolente nel momento in cui si vuole fotografare un interno poco illuminato. Assicurarsi quindi che l’ambiente da fotografare sia il più illuminato possibile anche grazie all’uso di una luce artificiale. Luce e ombra sono due concetti inscindibili l’uno dall’altro: vi è ombra in qualsiasi situazione sia presente una luce. Ovviamente l’ombra nella fotografia non significa solo oscurità ma anche piccole differenze di toni fra aree diverse. Usare le ombre aggiunge realtà allo scatto, una fotografia senza ombreggiatura è un’immagine sprecata, senz’anima e piatta. Le ombre sono modificate sapientemente proprio per trasferire allo scatto un certo significato che più si avvicina a ciò che si vuole comunicare ai propri osservatori.
Il bilanciamento dell’immagine
Per quanto riguarda lo storytelling nelle cucine di alta gamma, l’accuratezza e la precisione dell’immagine è un fattore chiave, a tal proposito dovrà considerare certi parametri fondamentali quali:
- Linee
- Simmetria
- Prospettiva
- Angolazione
Le linee
Verticali o orizzontali dovranno sempre risultare allineate con la base o con i lati del fotogramma. Per ottenere un’immagine il più possibile bilanciata, possiamo prendere come riferimento le linee del piano di lavoro ad esempio. Alcune tecniche compositive, come la regola dei terzi evidenzia come il soggetto non dovrebbe mai essere posto al centro dell’immagine perché renderebbe il risultato statico e monotono.
La simmetria
La composizione simmetrica ha effetti significativi sulla percezione dell’immagine, risultando gradevole all’occhio dell’osservatore perché capace di trasmettere un senso di equilibrio complessivo rendendo l’immagine leggibile. Non è necessario inoltre che la simmetria sia rappresentata da elementi fisici per avere delle composizioni equilibrate ma è possibile ricorrere anche ad aree complementari ottenute attraverso l’osservazione attenta della luce, ad esempio includendo nella composizione un gioco di luci ed ombre.
La prospettiva
La prospettiva è un elemento creativo molto importante che ha un forte impatto sull’aspetto dell’immagine. Aiuta a dirigere l’occhio dell’osservatore verso un punto preciso del fotogramma. Una composizione sarà tanto più intelligente quanto più la prospettiva dirigerà l’occhio verso ciò che è realmente significativo dell’immagine e quindi bisognerà usare questo aspetto in maniera sapiente. L’importanza delle linee di fuga, come sono comunemente chiamate, rappresentano quegli appigli visivi che l’occhio seguirà. Affinché tutto funzioni sarà necessario che non ci siano elementi di disturbo in primo piano, ovvero troppo vicini alla camera da distogliere l’occhio dall’effetto desiderato.
Angolazione
È necessario disporre di un’ampia varietà di angolazioni, soprattutto se si tratta di storytelling nelle cucine di alta gamma. Offrire diverse sfaccettature da cui poter studiare lo stesso oggetto nel dettaglio lo renderà più appetibile, coinvolgendo maggiormente il visitatore. Quindi non vi rimane altro che sbizzarrirvi:
Arrampicatevi: mezzo metro in più in altezza permettono di allungare l’orizzonte e catturare una maggiore quantità di dettagli
Sedetevi:sul pavimento, su una sedia non importa. L’importante è abbassare la prospettiva
Sdraiatevi: è un ottimo modo per creare qualcosa di diverso perché conferisce una visione del mondo da una prospettiva ben diversa da quella normale.
Make it personal. Lo storytelling della cucina secondo Aster
“Ogni nostra collezione è figlia di un racconto, ogni nostro design racconta una storia”
La storia di Aster Cucine produttore di cucine di alta gamma, importante realtà del territorio Pesarese, racconta di come il design permette di dare forma alle idee e passioni attraverso un linguaggio nuovo, intimo ed emozionante.Non è puramente il valore economico che contraddistingue una cucina Aster ma, è tutto l’immaginario che si crea attorno al prodotto, rendendolo differente e memorabile rispetto agli altri. L’esperienza di acquisto di un prodotto Aster è un’esperienza unica, dove ogni cosa è curata nel minimo dettaglio: dal catalogo allo show room, passando per la storia e creando sempre qualcosa di eccezionale.
Aster Cucine interpreta infatti ogni sua collezione ispirandosi a degli stati d’animo che, grazie al design divengono facilmente leggibili:
Tradizionale: con le sue linee classiche e morbide, si rivolge a coloro particolarmente legati alle tradizioni del passato
Moderno: fascino contemporaneo, definisce l’istante relativo al presente
Luxury:con il suo accostamento divertente di dorature e argento, laccature e specchi con superfici di legno, permette di coniugare il glamour ed il lusso in un’unica soluzione.
Factory: materiale come l’acciaio che entra in simbiosi con il legno ed il Corten con la lacca. Questi insoliti abbinamenti sono pensati per chi ama trasgredire le regole e sperimentare nuovi materiali.
Transitional: è il viaggio, rappresenta ogni cosa che attraversa il tempo e lo interpreta, trasformandosi. Questa linea è riservata a chi vive il presente con un occhio rivolto al domani.
In tale contesto, in cui lo storytelling nelle cucine di alta gamma agisce come leva dominante da cui partire per aggiungere valore culturale ed estetico ad ogni collezione, si colloca perfettamente l’importanza dell’immagine per comunicare i propri prodotti. Glielo abbiamo chiesto a Paolo Zonghetti, dirigente commerciale di Aster Cucine.
Ciao Paolo, si dice che un’immagine valga più di mille parole, che ne pensi a proposito?
Un’immagine vale davvero tanto, anche le parole valgono, soprattutto quando descrivono i valori di un’azienda. Ma il primo racconto, il più importante, è sempre quello visivo. In Aster le immagini sono protagoniste in tutti i canali di comunicazione, secondo un percorso che va dal dettaglio al generale se si guarda il sito Aster o i profili social, o viceversa dal generale al dettaglio nei cataloghi fotografici dedicati al retail. L’immagine va anche a ricercare ciò che sta dietro al prodotto Aster, vale a dire i materiali naturali e le lavorazioni artigianali, per poter trasmettere in maniera integrale e senza filtri la filosofia che è alla base di tutte le attività dell’azienda.
L’importanza dei dettagli al giorno d’oggi è fondamentale, che ruolo ha avuto l’elegante design di piatti innovativi nel raccontare una Cucina Aster?
Sono rimasto molto colpito dal design delle collezioni di Infinito, in particolare la pulizia delle linee e l’equilibrio stilistico che si ritrova nel disegno degli oggetti. In Aster parliamo di collezioni ma anche di mood e gli oggetti ci aiutano a rendere i nostri mood descrivibili e raffigurabili, messaggi che poi vogliamo trasferire ai nostri clienti, insieme alle emozioni uniche che riescono a creare.
Come valorizzare una cucina di Aster Cucine secondo la filosofia di Infinito
Quando parliamo di design, ci riferiamo principalmente ad aspetti quali: stile, passione, intuito, funzionalità e creatività. Un tale mixage lo possiamo rintracciare sia nella filosofia di Infinito sia nello storytelling di Aster cucine. Entrambe le realtà infatti, parlano lo stesso linguaggio stilistico contraddistinto da una sfrenata attenzione ai particolari: trasformano un semplice elemento in un dettaglio ad alto contenuto di design.
Da sempre infinito ha come obiettivo quello di trovare delle soluzioni innovative che sappiano valorizzare e rendere unico un oggetto di uso quotidiano come un piatto o un tagliere in una vera e propria creazione. L’attenzione ad ogni singolo dettaglio, si riflette anche nella scelta dei partner, affidandosi esclusivamente ad esperti del settore, come lo dimostra la collaborazione con una realtà rinomata come Aster Cucine. I piatti di Infinito, si sposano perfettamente con cucine di alta qualità firmate Aster Cucine: forme dai tratti definiti, puliti e delicati adatti ad ogni situazione per rendere l’esperienza culinaria speciale.
Quadrilatero, Legno, Te Gusto: piatti e taglieri dal design innovativo che esaltano il valore della tua cucina di alta gamma
Linea Quadrilatero: uno stile moderno ed elegante pensato per aggiungere valore, enfatizzando sotto ogni piccolo aspetto la tua cucina di alta gamma. Quadrilatero è l’ideale per abbinare più sapori nello stesso piatto, lasciando però ogni componente ben distinto e inalterato. La sua forma, interpreta perfettamente lo stile di Infinito, essendo la prima collezione. È una linea caratterizzata dall’ampia scelta di dimensioni: S, M, L, XL. Il calore e la classicità del legno si incontrano con i materiali più moderni come la pietra acrilica, “Krion Solid Surface”.
Linea Legno: uno stile rustico dettato dalle diverse sfumature di un materiale naturale come il legno. Il suo profumo delicato evoca sensazioni proprie del territorio, mettendo in primo piano quel fare artigianale e autentico tipico del Made in Italy. Nella collezione sono presenti due tipologie di taglieri in legno: “legno small” e “legno 37”. Il primo è molto elegante e particolare caratterizzato da un forte senso estetico ed un design innovativo. Il secondo è un tagliere molto versatile, adatto per svariati accostamenti: dal classico olio e pane alle degustazioni di salumi e formaggi tipici del nostro Bel Paese. Tutte le produzioni di piatti e taglieri avvengono nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura.
Linea Te Gusto: oltre ad essere una linea di piatti dal design raffinato e pulito, sprigiona quella sua singolare peculiarità di rendere uno degli ambienti più vissuto della casa, come la cucina, particolarmente suggestiva. Il materiale con cui viene realizzata la linea Te Gusto è il Krion Solid Surface: un materiale di ultima generazione, estremamente ambito per le sue proprietà. Possiamo trovare la linea Te Gusto in diverse dimensioni: S, M,L,XL, XXL.
Photo credits: Biaca Pasquini – Irislab