Il mondo della pasticceria ha sempre incarnato un equilibrio tra tradizione e innovazione, ma negli ultimi anni ha subito una trasformazione sorprendente, portando questa forma d’arte a nuove vette di creatività e riconoscimento.

Con l’avvento di tecnologie e materiali innovativi, la pasticceria si è evoluta in modi inaspettati, conquistando una posizione di rilievo all’interno del vasto panorama del food.

È diventato un luogo simile al ristorante, per la cura del locale, la scelta delle materie prime, ma anche per la varietà di proposte molto ampie, dolci o salate.

Non si tratta più di fare colazione, ma di sedersi a qualsiasi ora del giorno, per dedicarsi del tempo, anche breve, dove sia possibile gustare un dolce per ricaricare corpo e mente, perché come dice anche il Maestro Gino Fabbri, “la degustazione del caffè o della crema, si fa con la testa”.

Mentre al ristorante si sta a tavola per il tempo di un pasto, in pasticceria il tempo è più breve, ma l’effetto è lo stesso. Come ci racconta Iginio Massari, “chi entra in pasticceria deve essere assolutamente certo di ciò che sta acquistando, devono entrare col sorriso e devono avere un sorriso ancor più grande dopo aver dato un morso ai nostri prodotti”. Perché i dolci sono strettamente legati alle sensazioni che fanno riemergere con il loro sapore e spesso sono legati all’infanzia, al sentimento e non devono avere necessariamente una base tecnica, purché ricordino momenti felici della vita.

 Domenico Giove, attualmente pastry chef di Felix Lo Basso Home Restaurant e de La Patisserie, allievo  del maestro Iginio Massari, ritiene che gli insegnamenti più preziosi sono legati all’etica professionale, intesa come forma di rispetto per la propria professione, per gli ambienti di lavoro e, soprattutto, per le materie prime.

Gli anni dell’espansione della stampistica in silicone hanno segnato un momento cruciale, introducendo nuove forme e tecniche che hanno rivoluzionato il modo in cui ci si approccia al lavoro. L’innovazione e la praticità hanno guidato questa trasformazione, ma hanno anche portato con sé una sorta di staticità, in cui lo stile e la creatività rischiavano di diventare omogenei e prevedibili.

Ma nel corso degli anni si è ben compreso che “la vera bellezza risiede nella semplicità e nell’autenticità” e questo pensiero che rispecchia perfettamente lo spirito di questa nuova era della pasticceria, che attesta che la ricerca della perfezione non è solo una questione di precisione tecnica, ma anche di sincerità artistica e connessione con le radici di questa meravigliosa arte culinaria.

Oggi, la percezione è quella di essere in una fase di “stand-by”. È vero, le tecniche e gli strumenti hanno raggiunto livelli di perfezione straordinari, ma forse è arrivato il momento di fare un passo indietro, di riscoprire quindi la bellezza nell’imperfezione.

Domenico Giove sostiene che “la ricerca del perfetto nell’imperfetto è diventata la mia filosofia personale. Abbandonando in parte la dipendenza dalla stampistica e dalle forme predefinite, mi sono dedicato a creare con un approccio più naturale, lasciando che forme e geometrie emergano in modo spontaneo. Questo non solo ha portato freschezza e originalità alle mie creazioni, ma ha anche riportato un senso di autenticità e unicità che rischiano di andare perduti nella corsa all’innovazione.”

Il rispetto delle tradizioni e della territorialità ce lo ricorda bene Sal De Riso che utilizza esclusivamente ingredienti nobili del territorio Amalfitano, come il Limone Costa d’Amalfi IGP e ci ricorda che “è la tavolozza dei sapori mediterranei che fa da bussola al mio quotidiano, nel rispetto della mia terra e di quello che generosamente dona”

E questa è la scelta anche di Paolo e Andrea Sacchetti, dove ogni dolce viene creato seguendo una filosofia che non ammette compromessi, che prevede l’ uso esclusivo di materie prime eccellenti e l’ utilizzo di ingredienti di stagione, preferibilmente provenienti dal territorio.

Guardando al futuro, si è fiduciosi che queste tendenze continueranno a guidare il settore della pasticceria verso nuove frontiere di ispirazione e creatività. Che si tratti di piccole pasticcerie di quartiere o di rinomati laboratori di pasticceria, c’è spazio per tutti coloro che abbracciano la bellezza della diversità e della spontaneità.