Le nostre collezioni per la “mise en place” parlano anche di design. Nella loro rappresentazione indicano uno stile, il nostro, che si lega all’eleganza, al bello, al ricercato, al dettaglio.
Ed è iniziato così…
La nostra storia parte da più di 50 anni fa, quando ancora il termine design non veniva utilizzato.
E’ il nonno Lino che apre una piccola bottega di falegnameria sotto casa; un’azienda familiare dove lavorano sin da giovanissimi i 2 figli, diventando esperti falegnami, mentre le figlie imparavano l’arte della sartoria. A quel tempo, i disegni e gli schizzi venivano fatti con una matita direttamente sul legno: le idee passavano dalla “testa” che le disegnava direttamente al “braccio” che le produceva.
Oggi c’è molto di più, ci sono la tecnologia e l’informatica che hanno rivoluzionato ogni mestiere, non solo quello del falegname che produce l’arredamento o delle sarte che confezionano vestiti, ma in ogni settore e ambito. L’arte di saper realizzare un prodotto, come un mobile o un abito rimane sempre un mestiere unico, di grande prestigio e di un fascino enorme, perché la conoscenza della materia prima e l’esperienza è la base per fare e progettare qualsiasi cosa.
È da qui che partono le nostre collezioni. Nascono sempre dalla testa, dall’intuito, dalla ricerca di qualcosa di nuovo e diverso, con grande attenzione ai dettagli, perché è proprio nel dettaglio che si racconta il design dove diventa evidente la differenza tra un prodotto e un prodotto di design, appunto.
Ma il design non è un qualcosa che s’inventa, non nasce a caso.
“Il termine inglese design, che letteralmente significa ‘progetto’ o ‘disegno’, si riferisce al processo di progettazione di un oggetto qualsiasi: un mobile, una macchina, una caffettiera, un apparecchio elettronico…”. Sempre di più però si fa un uso improprio di questa definizione, addirittura se ne abusa, e lo sanno bene i designer.
Il Design è una disciplina in parte tecnica e scientifica, in parte sociologica e umanistica, è l’anello di congiunzione tra ingegneria e arte, tra invenzione e stile, tra produzione e mercato.
Design non è solo un’idea e intuito, ma è uno studio continuo, alla ricerca di uno stile e di forme che trasformano l’idea di un prodotto in un bel prodotto. Compito del designer è quello di trasformare oggetti di uso quotidiano in forme d’arredo e d’arte, che uniscono la praticità all’eleganza e alla bellezza.
Fare un piatto, un mobile, un tavolo o qualsiasi cosa è capacità di molti, la differenza del designer sta in quel dettaglio e cura che trasformano un mobile in un bel mobile, un piatto in un bel piatto.
La linea di demarcazione è molto sottile ma il risultato è completamente diverso. La percezione del bello è la trasformazione che accade a ogni cosa passando attraverso il design, appunto!
Noi di Infinito progettiamo e disegniamo le nostre collezioni per portare il design a tavola pensando all’arte e alla bellezza, partendo sempre da un’idea e da un’ispirazione.
Per questo ci avvaliamo della collaborazione di professionisti che partecipano con noi a ogni fase del progetto, dalla scelta della materia prima, alla ricerca di uno stile che sappia trasformare la tavola in qualcosa di veramente unico…il buono nel bello!
Fusione tra arte e innovazione per la realizzazione di design inediti: solid surface arricchito da intarsi in legno di alta qualità, ed ecco che Infinito porta il design in tavola.
La prima linea di Infinito è il Quadrilatero, che nasce dallo sviluppo e dall’evoluzione di idee e progetti scaturiti durante alcune cene con Chef, da una serie di intuizioni e necessità, che si sono poi evolute e trasformate in piatti dalle forme ricercate, grazie allo staff tecnico di Infinito.
Dopo questo primo progetto viene sviluppata la linea TeGusto, realizzata con la collaborazione della Designer Romagnola Cristina Zanni, che ha portato in tavola un nuovo concetto di “mise en place”. Un piatto dove l’essenziale si sposa con il ricercato e il tutto viene racchiuso da uno stile che ha poi preso nome di TeGusto, nato dal concetto “pensato per te”!
“Legno” invece porta in tavola l’attenzione alla natura, in un contesto caldo, vero, profumato, dove si percepisce un forte legame all’ambiente, al “verde”.
Il piccolo artigiano di bottega si è trasformato in un imprenditore amante dell’arte, che passando attraverso il design ha trasformato i vecchi modi di produrre e di lavorare, in creazioni moderne e ricercate, mantenendo inalterata la passione e la cura dei dettagli tipica di un artigiano. Oggi come allora…